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Durata

Frattura orbitale: trauma dell’orbita

Tempo medio: 2 ore

Ricovero

Dipende

Ripresa

Dipende

Frattura orbitale: trauma dell'orbita

Frattura orbitale: trauma dell’orbita

Una delle cause di una frattura dell’orbita può essere un forte colpo, che di conseguenza va a fratturare la cavità ossea che contiene il bulbo oculare, i muscoli, i nervi, i vasi sanguigni e le strutture che mantengono la lacrimazione attiva. Le fratture più comuni sono quelle del pavimento orbitale che è la parte inferiore. Ci sono due tipologie di frattura:

  • frattura blow-in o più comunemente da scoppio interno dell’orbita.
  • frattura blow-out o da scoppio esterno dell’orbita.

Prima dell’intervento è necessario eseguire una valutazione oculistica con registrazione dello schermo di Hess-Lancaster, utile per valutare l’entità della diplopia. L’intervento chirurgico di riduzione della frattura dell’orbita ha lo scopo di ripristinare il volume della cavità orbitaria e la mobilità dei muscoli estrinseci.

Contattaci per una prima visita di consulto.

Come si interviene

Frattura orbitale.

Prima dell’intervento sarà necessario un’accurata visita oculistica per verificare la gravità della diplopia.

L’intervento chirurgico di riduzione delle fratture dell’orbita deve essere effettuato da un chirurgo esperto specializzato in maxillo-facciale e  ha lo scopo di ripristinare il volume della cavità orbitaria e la mobilità dei muscoli estrinseci.

La durata di un intervento di questo tipo varia in base alla complessità del caso. Mediamente 40 min – 1 ora.

Post Operatorio

In altre parole, ogni intervento deve essere attentamente valutato dal Medico in modo da avere un prezzo realistico sulla base delle proprie necessità.

  • Primariamente una visita
  • Secondariamente, si continua con una visita chirurgica e una visita anestesiologica
  • Infine, ci si sottopone agli esami ematici pre-intervento
  • Così è possibile fare l’Intervento in Clinica Day-Surgery
  • Inoltre, si susseguono i controlli post intervento

Se si dovesse avvertire del dolore o se dovesse formarsi un infiammazione nella regione delle placche di osteosintesi, queste possono essere rimosse tramite un intervento eseguito in anestesia locale.

Successivamente all’intervento sarà necessario seguire una profilassi antibiotica per limitare il rischio di infezioni e verrà limitato il dolore tramite la terapia prescritta.

Sarà necessario seguire una dieta composta da cibi morbidi e evitare pratiche sportive e attività ginnica per i primi 30 giorni dall’intervento.

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