Biologia della nutrizione e della infertilità di coppia
L’infertilità in Italia è un problema che riguarda circa il 15% delle coppie. Di norma, viene rilevata se, dopo 12 mesi di rapporti sessuali regolari (senza l’uso di anticoncezionali) vi è assenza di concepimento. L’infertilità riguarda sia la donna la donna che l’uomo, o entrambi, e diversi sono i fattori di rischio. Data la difficoltà di un eventuale trattamento, è necessario che il medico si adoperi nella maniera più precisa e completa possibile per individuare la corretta diagnosi.
Fattori di rischio nella donna:
- Endometriosi;
- Obesità;
- L’età, che influenza in maniera negativa l’emissione degli ormoni che regolano il ciclo ovarico;
- Sindrome dell’ovaio policistico;
- Esposizione a sostanze tossiche e molecole dannose (radicali liberi);
- Fumo e alcool.
Tralasciando predisposizioni di tipo genetico, la prevenzione dell’infertilità nella donna è un processo che deve essere messo in atto fin dalla sua giovane età. A volte, anche il trascurare banali infezioni potrebbe avere ripercussioni a lungo termine.
Fattori di rischio nell’uomo:
- Cause pre-testicolari (alterazioni funzionali dell’ipofisi);
- Cause testicolari (alterazione della produzione di spermatozoi);
- Cause post-testicolari (ostacolo al passaggio dello sperma lungo l’apparato riproduttivo);
- Obesità;
- Fumo e alcool.
Anche le malattie sessualmente trasmissibili possono alterare irrimediabilmente gli organi riproduttivi, conducendo all’infertilità di coppia; questo è uno dei tanti motivi per cui è importante avere sempre rapporti protetti.
Infertilità e alimentazione
Una delle cause che può contribuire all’infertilità di coppia è l’alimentazione. Studi recenti hanno infatti posto l’accento su quanto mantenere un buon comportamento alimentare, contribuisca ad aumentare le probabilità di concepimento. Una cattiva alimentazione influenza in maniera negativa il processo di ovulazione nella donna, mentre nell’uomo altera la composizione molecolare degli spermatozoi. Addirittura è stato dimostrato che, modificando le proprie abitudini a tavola, in presenza di problemi ovulatori, il rischio di infertilità si ridurrebbe dell’80%.
Ecco quali sono i cibi che i componenti della coppia dovrebbero assumere in questa fase così delicata.
Cibi consigliati:
- prodotti animali e derivati animali (in quantità limitata) e vegetali (tofu);
- legumi e cereali integrali;
- pesce (da alternare al consumo di carne);
- frutta (3 al giorno);
- verdura a foglia verde (contiene acido folico);
- olio d’oliva.
Cibi da evitare:
- latte scremato, yogurt, gelato;
- burro, lardo, strutto.
Alimentazione e infertilità
Inoltre, ad un buon regime alimentare, gli esperti consigliano di associare l’attività motoria, anche poche ore al giorno, a discapito di un tipo di vita sedentario. Per le donne in particolare, essere in sovrappeso comporta l’alterazione del ciclo mestruale, che ha inevitabilmente ripercussioni sul proprio stato di fertilità.
Attenzione però, non dimentichiamo che anche essere sottopeso non è una condizione ideale al concepimento, ma anzi è in egual misura un vero pericolo per la salute. Ciò detto, ci teniamo a specificare che modificare la nostra dieta non esaurisce in maniera definitiva il problema dell’infertilità, ma in molti casi può rappresentare un valido aiuto al miglioramento delle probabilità di diventare genitori.
Fecondazione assistita
A volte può capitare che i meccanismi messi in atto naturalmente per raggiungere il concepimento non vadano a buon fine. Fortunatamente, oggi la medicina ci viene in aiuto, e i pazienti – sotto consulenza dello specialista – possono ricorrere a soluzioni assistite.
Qui sotto sono elencate le più comuni:
- Inseminazione artificiale: introduzione del liquido seminale nella vagina, cervice o utero;
- inseminazione intrauterina: introduzione del liquido seminalae nel canale vaginale;
- FIV (Fecondazione in vitro): gli ovuli della donna vengono fecondati esternamente con il liquido seminale maschile;
- iniezione intra-citoplasmatica: un singolo spermatozoo viene iniettato nell’ovocita all’esterno del corpo;
- ovulazione indotta: stimolazione farmacologica dell’ovulazione;
- stimolazione ovarica: stimolazione dello sviluppo di follicoli ovarici per la produzione di ovociti.
- Consulenza di coppia per infertilità
- Assistenza nell’iter diagnostico e terapeutico propedeutico all’ottenimento di una gravidanza
- Alimentazione specifica per il miglioramento della funzionalità ovarica e dell’ovulazione
- Alimentazione personalizzata nell’obesità, nell’endometriosi e nella sindrome dell’ovaio policistico.
- Microdelezione del cromosoma Y
- ANTICORPI ANTI SPERMATOZOI (ASA)
- APOPTOSI – TEST DI (TUNEL TEST)
- CARIOTIPO su sangue periferico
- Fibrosi Cistica – analisi 33 mutazioni + Polimorfismo 5T (CFTR)
- FISH su Liquido Seminale
- INIBINA B
- Polimorfismo 5T del gene CFTR (CAVD)
- Polimorfismo M470V del gene CFTR (CAVD)
- Polimorfismo TG(n) del gene CFTR (CAVD)
- Recettore Androgenico (AR) – CAG repeats
- ANTICORPI ANTIFOSFOLIPIDI (ACA, APA, LAC)
- CARIOTIPO su sangue periferico
- FSHR (Recettore del FSH)
- GALT gene – Menopausa precoce
- Inibina A gene – Menopausa precoce
- INIBINA B –
- LH- Recettore (LHR) gene
- Ormone Luteinizzante Beta (LHB)
- PANNELLO AUTOANTICORPI (ANA, ENA, ASMA, LAC, ACA, AOA, ATGA, APA)
- Pannello Trombofilia 13 mutazioni – Fatt. V Leiden, Fatt. V Y1702C, Fatt.II, MTHFR (C677T, A1298C),